Trattamento dell’umidità

Il trattamento dell’umidità per la risoluzione dell’umidità di risalita

Il trattamento dell’umidità è un’operazione piuttosto complessa e non sempre di facile risoluzione. L’umidità nei muri e di risalita è un fenomeno comune negli edifici e può essere legata a diversi fattori che ne determinano la formazione. Il trattamento dell’umidità può essere eseguito con successo sia su edifici di nuova che di vecchia costruzione.

Per trattare l’umidità in maniera specifica e risolutiva è necessario uno studio che prevede il riconoscimento delle cause che determinano la formazione dell’umidità di risalita. Tra le cause più comuni troviamo: le infiltrazioni d’acqua derivante dalle variazioni del livello di falda nel terreno di fondazione; un’errata metodologia esecutiva; l’impiego di materiale di scarsa qualità. I materiali che possono essere coinvolti dal fenomeno dell’umidità sono di vario tipo e comprendono: le murature in calcestruzzo; le murature in forati; le murature in pietra.

Gli edifici che poi possono essere soggetti a fenomeni di umidità di risalita, e quindi necessitare di un trattamento umidità, comprendono: edifici civili e industriali, cantine, box, garage, interrati e seminterrati, ascensori, rimesse, gallerie, capannoni industriali, grandi opere civili ed idrauliche.

Il problema primario legato alla presenza dell’umidità di risalita è sia di tipo economico che salutare.

Dove si origina l’umidità di risalita?

Diverse sono le fonti da cui l’acqua può arrivare ad una parete interna o esterna di un edificio: l’acqua meteorica, l’acqua del sottosuolo proveniente da un livello di falda sotterranea e la condensa dell’umidità presente nell’aria all’interno dell’edificio. Anche la presenza di eventuali grondaie o tubature danneggiate può causare infiltrazioni di acqua. Se l’acqua che entra in una parete fluisce costantemente, si crea un passaggio continuo di acqua attraverso i pori del materiale di costruzione. L’acqua si dirige verso l’alto contro la gravità a causa dell’azione capillare dell’acqua.

I segni inequivocabili che indicano la presenza di umidità di risalita

Un muro che presenta danni apparentemente attribuibili all’umidità di risalita dovrebbe sempre essere analizzato e studiato da un esperto di settore prima di procedere con gli interventi di ristrutturazione e di trattamento umidità. Come primo passo è sempre importante risalire alla causa. Prima di procedere alla riparazione, alla ristrutturazione e al definitivo trattamento dell’umidità, dovranno essere valutati i seguenti punti per eliminarne le cause: il tipo di danno, le caratteristiche dell’edificio, il contenuto salino e il grado di umidità dei materiali da costruzione. Non sempre l’umidità di risalita è la causa del deterioramento della struttura. Altre possibili cause potrebbero essere: spruzzi al di sopra della barriera orizzontale intatta, l’azione igroscopica o semplicemente la presenza di tubi danneggiati che possono causare perdite. Se si tratta di umidità di risalita, la ristrutturazione e il trattamento dell’umidità deve avvenire tenendo conto del contenuto salino e dell’umidità del materiale da costruzione. Pertanto si consiglia un’analisi del contenuto salino e del livello di umidità.

Le cause della formazione dell’umidità di risalita

L’umidità di risalita è un effetto creato dalla tensione superficiale di un liquido (coesione) e dalla tensione interfacciale (adesione) tra la superficie liquida e solida. Generalmente un liquido tende a diffondersi quando viene a contatto con una superficie. Dall’altro lato, i liquidi, come ad esempio l’acqua, hanno una tensione superficiale. L’effetto di queste due forze insieme fa sì che l’acqua salga ad esempio in un tubo stretto.

Alcuni materiali da costruzione, come ad esempio i mattoni, assorbono l’acqua come accade con una spugna. Ciò si verifica perché la struttura, il cemento, contiene piccoli pori o capillari. A seconda del diametro dei pori, trasportano l’acqua verso l’alto contro la forza di gravità (umidità di risalita). I pori con un raggio compreso tra 0,0000001 mm e 0,0001 mm sono denominati capillari e sono quelli che trasportano più acqua. Il 20% – 50% dei pori presenti nei materiali da costruzione, come il cemento, i mattoni e la malta, rientrano in questa categoria. I pori con un raggio di dimensioni inferiori a 0,0000001 mm sono denominati micropori e sono considerati troppo piccoli per il trasporto capillare di acqua; contrariamente, i pori con un raggio superiore a 0,0001 mm sono considerati troppo grandi. Più il diametro del capillare è piccolo e più è alta la pressione capillare e l’elevazione capillare. Un capillare con un diametro di 0,000001 mm teoricamente può creare una pressione di aspirazione di 1,5 bar che corrisponde ad un’elevazione capillare d’acqua di circa 15 metri lungo il muro.

L’azione dei sali disciolti nell’acqua di risalita

Solitamente, l’acqua che viene trasportata all’interno e attraverso un muro contiene sali. Questi sali possono provenire da fonti diverse:

– Sali presenti nel terreno. Possono dissolversi nell’acqua sotterranea o essere trasportati dall’azione dell’umidità di risalita lungo i muri.

– Sali presenti all’interno delle pietre che costituiscono il muro dell’edificio. Questi sali possono essere dissolti nel muro dall’umidità di risalita.

– Sali da disgelo, fertilizzanti o escrementi che sono trasportati dall’acqua piovana, dagli spruzzi o dalle acque sotterranee all’interno del muro.

Quando l’acqua salina evapora sulla superficie del muro, il sale rimane imprigionato nel muro o sullo strato superficiale; in questo modo aumenta la concentrazione di sale. Il sale si cristallizza sulla superficie o nei pori del materiale da costruzione. Questo processo comporta un aumento di volume e un’alta resistenza dei cristalli. Quando si formano i cristalli del sale nei pori del materiale da costruzione, con il passare del tempo si crea un’alta pressione di cristallizzazione, che porta alla distruzione delle pareti intorno al poro. Se questo processo dura a lungo, la superficie del materiale diventa fragile e inizia a cedere. Il trattamento dell’umidità a questo punto diventa necessario e urgente.

Un effetto simile è dato anche dal freddo inteso (gelo). I cristalli di ghiaccio che si formano quando una determinata quantità di acqua si congela hanno un volume in formato liquido. Se l’acqua si congela nei pori, i cristalli che si creano all’interno, espandendosi, creano una pressione e possono causare la rottura del materiale da costruzione.